Traduzione di un frammento[1] della lettera che Sigmund Freud scrisse a Carl Gustav Jung il 31 dicembre 1911. La precedente traduzione di Mazzino Montinari mancava di tradurre con precisione ‘sich einsetzen’, che rimanda all’esposizione, e in una certa misura anche al coinvolgimento, nascondendo poi ‘Person’, concetto fondamentale in Freud nell’articolare la dinamica del transfert.
Da tutto ciò deduco che entrambi [Jung e Pfister] non avete ancora acquisito nella vostra pratica la freddezza necessaria, tendendo ancora a esporvi e a dare molto della vostra persona, nell’intento di ottenere qualcosa in cambio. È permesso, a me venerando vecchio maestro, ammonire che con questa tecnica si finisce regolarmente per sbagliare i conti, e che si deve invece restare inaccessibili e insistere sulla ricettività? Non dobbiamo mai permettere a dei poveri nevrotici di farci impazzire. L’articolo sul “controtransfert”, che mi sembra necessario, tuttavia, non dovrebbe essere stampato, ma circolare tra noi in copie. […] Quanto a voi giovani, sembra trattarsi di un’incomprensione nel modo di trattare il complesso del padre.
Note
[1] S. Freud, C. G. Jung, Sigmund Freud / C. G. Jung Briefwechsel, Fischer, Francoforte 1974, pp. 526-527.
Bibliografia
S. Freud, C. G. Jung, Sigmund Freud / C. G. Jung Briefwechsel, Fischer, Francoforte 1974.
Di seguito il testo originale.
Woraus ich schließe, daß Sie beide noch nicht die nötige Kühle in der Praxis erworben haben, sich noch einsetzen und von der eigenen Person vieles hergeben, um dafür Entgegnung zu verlangen. Darf ich, würdiger alter Meisters, mahnen, daß man sich bei dieser Technik regelmäßig verrechnet, daß man eher unzugänglich bleiben und auf dem Empfangen bestehen soll? Lassen wir uns nie von den armen Neurotikern verrückt machen. Der Aufsatz über die >Gegenübertragung<, der mir notwendig scheint, dürfte allerdings nicht gedruckt werden, sondern müßte unter uns in Abschriften zirkulieren.
Nato a San Pellegrino il 24 giugno 1940. Medico e psichiatra, lavora a Milano come psicanalista di formazione lacaniana; riceve domande d'analisi in via Passo di Fargorida, 6, tel. 02.5691223: E' redattore della rivista di cultura e filosofia "aut aut", fondata da Enzo Paci nel 1951.
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