Transfert come ostacolo negli appunti di Freud

Propongo una traduzione inedita di alcuni appunti di Sigmund Freud sul tema del transfert. Queste brevi annotazioni fanno parte di una serie di documenti che Freud voleva distruggere e che solo la benevola influenza di Marie Bonaparte prima e il lavoro filologico di Ilse Grubrich-Simitis poi ci permettono di conoscere.

Transfert e ostacolo

Dimentico ancora con troppa leggerezza che tutto quello che non è chiaro è transfert. Va preso con più rigore.

1) In primo luogo il transfert non va attaccato fino a quando non fa ostacolo;

2) diventa ostacolo prima dei casi spontanei perché attira l’attenzione;

3) per la tendenza a costruire resistenze che partono dal lavoro [analitico] e che per di più sono perfettamente adeguate;

4) per la sua intensità, oppure appena raggiunge una grande intensità;

5) per i suoi lati negativi, che possono essere più o meno ben formati.

Ho avuto la tendenza di ascrivere al transfert la natura di ostacolo in genere all’ultimo momento, solo quando esso non era sostenibile, quando era molto complicato. Nel complesso la ΨA [psicanalisi] si pone in una posizione di svantaggio rispetto al trattamento suggestivo, nella misura in cui rende precocemente negativo il transfert, suscita conflitti, ma con il loro superamento opera guarendo.

 

Edward Munch - Man's Head in Woman's Hair (1896)
Edward Munch – Man’s Head in Woman’s Hair (1896)

A seguire il testo originale, con in corsivo il commento di Ilse Grubrich-Simitis:

Frühe Aufzeichnungen, vor fast hundert Jahren niedergeschrieben, vermitteln dem Leser von heute, für den all dies mittlerweile zum selbstverständlichen psychologischen Grundwissen gehört und der sich das Denken ohne solches Grundwissen nicht mehr vorzustellen vermag, ganz unmittelbar die Schwere der revolutionären Entdeckung von Ubiquität und Tiefe der Übertragungsprozesse und der Entwicklung erster Elemente einer psychoanalytischen Behandlungstechnik. Freud ermahnte sich damals in seinen Notizen selber:»Daß alles Unklare Übertrag[un]g ist, vergeße ich noch immer zu leicht.«

Unter der Überschrift >Übertragung u[nd] Hindernis< enthält die erste Eintragung erneut eine Aufforderung zu Selbstdisziplin und Präzision:

»Das muß scharfer genom[m]en werden.«

Dann fährt Freud fort:

»1). Erstens die Ü[bertragung] ist so lange nicht anzugreifen[,] solange sie kein Hindernis ergibt.

2). Sie wird früher zum Hindernis, als in spontanen Fällen wegen der Hinlenkung der Aufmerksamkeit,

3). wegen der Neigung[,] Widerstände zu bilden, die von der Arbeit ausgeht, u[nd] wegen ihrer ausgezeichneten Eignung dazu[,]

4). wegen ihrer Intensität oder sobald sie eine zu große Intensität erreicht[,]

5). wegen ihrer negativen Seiten[,] die mehr oder minder gut ausgebildet sind.

Es bestand bei mir die Neigung[,] die Hindernisnatur der Übertrag[un]g überhaupt auf das letzte Moment zu schreiben, allein dies nicht haltbar, viel komplizi[e]rter. Im Ganzen setzt sich die ΨA [Psychoanalyse] in Nachteil gegen die Suggestivbehandl[un]g, indem sie frühzeitig die Üb[ertragung] negativ macht, Konflikte hervorruft, aber durch deren Überwindung wirkt sie heilend.«

Bibliografia

Ilse Grubrich-Simitis, Zurück zu Freuds Texten. Stumme Dokumente sprechen machen, S. Fischer, Francoforte 1993, pp. 134-135.

Di Davide Radice

Consulente strategico, psicanalista e appassionato traduttore di Freud.

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